Il blog è un diario online, uno strumento utile per pubblicare opinioni, conoscenze e idee. Aprire questo specifico blog e iniziare a scrivere per raggiungere il pubblico del pest management, gli operatori della disinfestazione e disinfezione, in una parola gli stakeholder della sanificazione professionale, è il mio obiettivo e la sua vera essenza saranno i contenuti che spero siano apprezzati ed anche costruttivamente criticati, perché il fine ultimo di PLOG, questo è il suo nome (che deriva dalla fusione dei due termini Pest e Blog), è quello di cercare di “alzare l’asticella” del nostro settore con la speranza di ribadire a distanza di oltre un decennio quello che era l’obiettivo del mitico Amsterdam Project, progetto di respiro europeo al quale partecipai molto attivamente per circa un biennio e che con le poche righe a seguire cerco di ricordare e raccontare.
Era il 23 maggio 2006 quando l’ANID (l’Associazione Nazionale delle Imprese di Disinfestazione) fece circolare agli stakeholder di settore una missiva con la quale comunicava informazioni di un costituendo gruppo di aziende (io facevo parte di quel gruppo in rappresentanza dell’azienda per cui lavoravo) che intendeva promuovere a livello nazionale il perseguimento degli obiettivi di un nuovo progetto europeo: Amsterdam Project, questo era il suo nome, e Anid in quel periodo si assunse il compito di verificare la possibilità di avviare questa iniziativa in Italia al pari di ciò che avveniva in altri Paesi Europei. Il progetto di alto spessore, nasceva in un ristorante di Amsterdam in cui si ritrovarono seduti intorno ad un tavolo i manager di 5 importanti multinazionali del nostro settore, discutendo su come poter sviluppare e far crescere in modo armonioso il mercato del pest control in Europa. Amsterdam Project si configurava pertanto come una sorta di Rinascimento di un settore che stava vivendo in quel periodo un periodo transitorio, e si poneva lo scopo da un lato di informare correttamente l’opinione pubblica, in special modo la componente politico-istituzionale, sulla effettiva realtà della “filiera” della Disinfestazione, divulgando informazioni sui prodotti e sui correlati servizi, dall’altro coinvolgere una ampia base di autorevoli “addetti ai lavori” individuandoli tra produttori, distributori, operatori dei servizi, consulenti, accademici, auditor, committenti soprattutto delle PA e della filiera agro-alimentare, media, organi di controllo e formatori.
Purtroppo questo straordinario progetto, che mi ha visto protagonista insieme ad altri colleghi, dopo un biennio di intensa operatività si fermò dopo che si era intrapresa paradossalmente la via del successo che vedeva sedere intorno ad un tavolo e storicamente per la prima volta i principali esponenti del mondo politico, delle università, delle associazioni di settore, dei produttori e delle imprese di servizi. Non è mia intenzione spiegare le cause che produssero il blocco di questo importante progetto di respiro europeo (che ovviamente conosco), ma trarre le conclusioni sicuramente si: con la fine di Amsterdam Project, si pose fine ad un sogno che ancora oggi nel nostro ambito si cerca di perseguire, soprattutto nei contesti associativi di categoria.
Con il mio blog non ho sicuramente la presunzione di sostituirmi al nobile Amsterdam Project, ma produrre un succedaneo o surrogato di più ridotte dimensioni, questo sì, potrebbe essere uno scopo concreto e lo strumento divulgativo del blog può configurarsi come il mezzo migliore per consentire di parlare di cultura del pest management in modo continuativo, arrivando a contattare i principali stakeholder di settore, con la speranza di coinvolgerli attivamente in questo processo di sviluppo del sapere e del fare ed aggiungerei anche del saper essere.
Nel nostro mondo le persone vogliono informazioni e questa è la missione di Plog, distribuire informazioni utili e trasparenti inerenti il nostro mondo ed il blog è per antonomasia rappresentante di dinamicità, movimento, continua evoluzione e due sono le caratteristiche fondamentali che lo differenziano dai siti tradizionali: la produzione continua degli articoli e l’interazione con il pubblico target. Pertanto prometto articoli freschi, interessanti, dedicati a argomenti attuali, per affrontare il topic che di volta in volta si presenterà nel modo migliore.
Aprire una fase interattiva del rapporto tra chi scrive e chi legge è uno dei miei principali obiettivi, producendo da un lato una forte evoluzione dei contenuti e dall’altro un confronto continuo con il lettore. Il blog è un modo spettacolare per dare voce alla creatività, ma è anche introspezione e quindi un modo per guardare dentro al nostro mondo e per me personalmente sarà anche un modo per scrivere “senza padrone”, senza timori “politici” del cosiddetto politically correct.
Sarà anche una valvola di sfogo ed un modo per esprimere il mio essere e farmi conoscere meglio al mio pubblico. Siccome questo blog per me conterà molto, andando contro le regole, ho deciso che non ci sarà un confine tra blog personale e professionale. La teoria dice che ci dovrebbero essere dei limiti ma io intendo vivere Plog come passione e professione.
Perciò Plog dovrà essere al servizio dell’industria del Pest Management, seguirà un piano editoriale, ma dovrà anche essere al servizio della mia sfera personale per cui Plog sarà anche un’estensione della mia vita. Io di solito, quando amo ciò che faccio, riesco a scrivere ininterrottamente anche da mattina a sera, e grazie a questa forte abnegazione spero di trasferire non solo informazioni tecnico-scientifiche, ma anche la passione per il mio lavoro e soprattutto la passione per il mondo del pest management e più in generale per la vita, che sono gli aspetti a cui tengo di più.