Oggi Plog disquisirà sull’efficacia delle barriere d’aria anti insetto, noto sistema di proofing spesso utilizzato contro insetti volanti nei contesti in cui sussiste la problematica della necessità di mantenere le porte aperte con conseguente criticità di subire l’ingresso di insetti alati all’interno dell’ambiente, in particolare mosche e ancor più nello specifico mosca domestica. Si, perché il numero maggiore di esseri alati è dato proprio dagli insetti che su 280.000 specie ne annoverano circa 240.000 atte al volo. Gli insetti, tranne rare eccezioni (farfalle diurne e tafani), non mostrano tendenze verso forme aerodinamiche in quanto non ne hanno bisogno, vista (salvo eccezioni) la bassa velocità di volo ed il piccolo peso del corpo ed a causa delle loro piccole dimensioni, anche l’attrito con l’aria non costituisce un problema. Gli insetti più rapidi raggiungono velocità di 7-8 m/sec equivalenti a 25-28 km/h. Si tratta di tafani e alcune grosse libellule del peso di 700 mg., ma di solito la velocità è di 6/7 m/s come per bombi e calabroni e di circa 4 m/sec per api, vespe e mosconi, per mosca domestica si scende a 2m/sec. E chiude questa speciale classifica con la maglia nera, la zanzara che viaggia intorno a 1m/sec. La peculiarità del volo degli insetti è la frequenza del battito d’ala: 12 battiti/sec nella comune farfalla bianca, 190 nella mosca, 250 nell’ape e nel bombo e tale frequenza rende difficile distinguere ad occhio nudo cosa avviene nel colpo d’ala. I ditteri, come la mosca, hanno due ali e sono capaci di partire improvvisamente in volo rettilineo e di cambiare bruscamente direzione in ogni senso. Gli imenotteri, come l’ape e la vespa, hanno due paia di ali, diverse tra loro nella forma, ma procedenti unite nella battuta, quindi è come se ne avessero solo un paio. Le farfalle o lepidotteri hanno anch’essi due paia di ali, che tengono rialzate e addossate durante il riposo: abbassandole bruscamente, l’animale è proiettato ad una certa altezza e procede con un volo a salti; quando atterra, distende le ali vibrandole, per frenare la velocità. I coleotteri, durante il riposo, tengono le ali sostentatrici ripiegate sotto le ali protettrici o elitre e il loro volo è lento ed in linea retta, con curve a grande raggio, il corpo nel volo è quasi verticale e l’animale può volare anche all’indietro. Gli ortotteri (cavallette e grilli) sono più saltatori che volatori, sebbene alcuni siano grandi migratori. Gli emitteri (cicale) sono cattivi volatori e si limitano a brevi spostamenti da un cespuglio all’altro. Le libellule o odonati hanno due paia di ali, che procedono nel volo indipendenti e separate e come le mosche e alcune farfalle, possono compiere il volo stazionario, restando cioè nello stesso punto. Arriviamo al sodo, per quanto riguarda la necessità di evitare l’ingresso di insetti nei reparti di produzione, nell’industria alimentare, della ristorazione industriale ed in quella degli imballaggi prevalentemente per uso alimentare, oltre che nei bar, pasticcerie e ristoranti, si sente fortemente la necessità di evitare che nei capannoni di produzioni e nei magazzini vi sia presenza di insetti ed uno dei sistemi di pest proofing che potrebbero essere presi inconsiderazione sono le barriere d’aria anti-insetto. Per la protezione da mosche e zanzare, che sono gli insetti più comuni, occorre impiegare barriere d’aria anti-insetto sui varchi dei capannoni, con lo scopo di sviluppare un muro d’aria che evita che l’insetto, lanciato alla velocità massima, entri all’interno. Anche nel caso vi siano porte scorrevoli o avvolgibili motorizzate è necessario impiegare barriere d’aria, anche per costringere gli insetti, eventualmente veicolati dai sollevatori a forche, a volare via. Per comprendere l’efficacia di questi sistemi deve essere effettuata la valutazione del “Triangolo delle velocità del lancio aria da parte delle barriere d’aria anti-insetto”. Convenzionalmente si ritiene che esistano dei valori di velocità pari a 1,2÷1,5 m/s con cui si disturba fortemente il volo della mosca, che è costretta a deviare e a tornare indietro. Ma dato che il lancio di una barriera d’aria può essere orientato fino a 15° rispetto alla verticale, per ottenere una componente orizzontale pari alla velocità target di 1,5 m/s occorre che la velocità del lancio sia pari superiore ai 6,0 m/s con angolazione di 15°. Con la serie di barriere aventi portata d’aria ≥ 7.500 m3/h per metro lineare la velocità allo scarico sarà pari a 9,5 m/s. Considerando esistono barriere d’aria della dotate del sistema di mandata che riduce notevolmente le turbolenze favorendo un flusso d’aria regolare, le velocità saranno ad 1m di altezza di 8,1 m, a 2m di 6,9 m/s e con specifici tipi di barriera installate ad altezza di 3,5 m in condizioni ottimali (vicina al piano verticale della porta nella vista in pianta, immediatamente al di sopra dell’architrave, assenza di ostacoli che possono disturbare/ostacolare il lancio orientato di 15° verso il varco, con ricoprimento laterale della barriera rispetto al portale (cioè barriera più larga di almeno 40 cm rispetto al varco) e infine con assenza di depressione interna si ha pertanto il conseguimento di velocità a circa 30 cm dal pavimento pari a velocità di 5,2 m/s che risulta essere quella adeguata a respingere gli insetti fino al genere “mosche”. Il motivo per cui espressa la velocità a 30 cm dal pavimento è che negli ultimi 30 cm circa il moto del lancio delle barriere d’aria anti-insetto diviene assai turbolento in quanto influenzato dai vortici e dai “cuscini d’aria” vicini al pavimento stesso (effetto di superficie). In tale zona non sono chiaramente identificabili le due componenti orizzontale e verticale del lancio. Gli insetti volanti vengono così schiacciati verso il pavimento (effetto “wind-shear”) e ricacciati indietro.