SANIFICAZIONE, SANITIZZAZIONE, DISINFEZIONE, facciamo un po’ di chiarezza – SECONDA PARTE

Dic 11, 2022 | Processi e metodologie

“…… e questo spiega perché nel rapporto ISS l’organismo sottolinei che il termine sanitizzazione sia utilizzato come sinonimo di “disinfezione”, appunto perché le prestazioni sono quasi identiche. FINE PRIMA PARTE, Riparto dalla frase che ha concluso la prima parte di questo articolo e per proseguire con questa attività doverosa di chiarimenti terminologici, prendo spunto da un articolo scritto dalla docente universitaria Miriam Di Carlo per disquisire in merito alla differenza di significato tra i termini Sanificazione e Disinfezione e soprattutto Sanificare e Sanitizzare. Partiamo dai verbi sanificare e sanitizzare, che “hanno entrambi come base etimologica l’aggettivo sano (dal latino sanus ‘immune da malattie, intatto’). Sanificare aggiunge all’aggettivo sano il suffisso -ificare, tratto dal tema dei composti latini di facēre ‘fare’ e ha riscontri antichi risalenti al 1305, secondo noti dizionari della lingua italiana. Fino al XIX secolo il verbo aveva prevalentemente il significato di ‘risanare, guarire’ non solo il corpo ma anche l’anima, mentre il significato che oggi risulta maggiormente diffuso proviene dal suo derivato sanificazione il cui significato si è specializzato indicando in campo industriale il ‘processo atto a rendere gli impianti industriali igienicamente idonei alla produzione di alimenti’ e anche il ‘trattamento a cui viene sottoposto un alimento per ridurne in misura sufficiente la carica microbica’. Dal verbo sanificare (che non aveva in partenza il significato che oggi analizziamo) si è passati al sostantivo sanificazione (che si è specializzato nel significato relativo all’igiene profonda mirata all’eliminazione di agenti patogeni), il quale ha arricchito di una nuova accezione il verbo di partenza: sanificare oggi indica anche “sottoporre a sanificazione”. Sanitizzare è invece una parola di più recente formazione: stando ad un noto dizionario risalirebbe al 1983 e avrebbe sempre come base etimologica l’aggettivo sano, mediato questa volta dal sostantivo sanità con l’aggiunta del suffisso -izzare. I vari dizionari fanno riferimento al verbo inglese to sanitize, che ha senz’altro influito sulla formazione del verbo e sulla sua diffusione, la quale risulta, tuttavia, abbastanza contenuta rispetto al concorrente sanificare. Da sanitizzare è derivato il sostantivo sanitizzazione, che un noto dizionario riconduce a un sostantivo inglese (sanitization), che però non è registrato nell’OED (Oxford English Dictionary) e conta poche e sporadiche occorrenze nelle pagine in lingua inglese di Google. Sanificazione ha subito un’evoluzione semantica e a questo proposito non sono da trascurare le primissime occorrenze sui quotidiani nazionali (risalenti alla fine del XIX secolo) in cui il termine contempla il significato di ‘purificazione’ soprattutto dell’aria, applicata ai processi di bonifica dei terreni. Confrontando i vari dizionari si nota un’ulteriore evoluzione di significato: alcuni fanno riferimento al solo campo specifico dell’alimentazione industriale mentre altri parlano di processi igienici applicabili in qualsiasi campo e a qualsiasi tipologia di ambiente, mirati specificatamente all’eliminazione di agenti patogeni. Le prime occorrenze nell’archivio del “Corriere della Sera” (che risalgono agli anni Settanta del secolo scorso) confermano che sanificazione perteneva strettamente all’ambito industriale e in particolare alimentare.
L’ampliamento di significato registrato per sanificazione (non più relegato al solo campo alimentare) trova in parte una giustificazione nella diffusione concomitante di sanitizzare-sanitizzazione su influsso della semantica inglese: to sanitize significa appunto ‘to make sanitary, to disinfect’ [‘rendere sano, disinfettare’] dove sanitary ‘Of or pertaining to the conditions affecting health, esp. with reference to cleanliness and precautions against infection and other deleterious influences’ [‘delle o pertinente alle condizioni che incidono sulla salute, specialmente con riferimento alla pulizia e alle precauzioni contro le infezioni o altre influenze dannose’].
Riassumendo, nel lessico italiano compare prima il verbo sanificare, attestato già dal XIV secolo, ma con significato differente rispetto a quello attuale. Da sanificare deriva il sostantivo sanificazione, con cui si indicano i processi legati prima alla purificazione dell’aria, poi alla sola igiene industriale (e alimentare) e infine a qualsiasi tipo di pratica vòlta all’eliminazione di agenti patogeni (a partire dall’ambito ospedaliero).
Parallelamente, dagli anni Ottanta compare il verbo sanitizzare (da cui deriva sanitizzazione), formato per influsso dell’inglese to sanitize, che ha il significato, non strettamente legato all’ambito industriale ma applicabile anche alle attività domestiche e individuali, di ‘sottoporre a sanificazione’.
Ad oggi sanificare e sanitizzare, sanificazione e sanitizzazione vengono considerati sinonimi da alcuni noti dizionari e come tali vengono usati nella maggior parte delle occorrenze; le formazioni più antiche, sanificare e sanificazione, risultano più diffuse rispetto alle forme concorrenti. Se i quotidiani nazionali confermano la sinonimia perfetta dichiarata nei maggiori dizionari della lingua italiana, i testi legislativi mostrano invece una differenza di significato tra sanificazione e sanitizzazione, soprattutto in relazione alle procedure applicate negli ospedali e nelle strutture mediche in generale. Infatti, solo per citare un documento, nel decreto ministeriale 24 maggio 2018, n.42 in riferimento alle competenze da raggiungere durante il percorso formativo del diploma in “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale”, si legge: Abilità minime: applicare procedure di sanificazione e sanitizzazione. Conoscenze essenziali: caratteristiche dei detergenti, dei disinfettanti e degli asettici e modalità del loro utilizzo. (Decreto 24 maggio 2018, n. 92. Regolamento recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio dei percorsi di istruzione professionale, “Gazzetta Ufficiale n. 173, 27/7/2018). Tra i dizionari uno in particolare non considera i due sostantivi sinonimi ma con sanitizzazione indica una delle fasi del processo di sanificazione. Attraverso alcune ricerche condotte su internet, si coglie che effettivamente in ambito tecnico-specialistico, soprattutto in relazione agli ospedali e alle strutture mediche, con sanitizzazione si indica la fase finale della sanificazione ovvero la fase dedicata all’eliminazione sistematica e completa di tutti gli agenti patogeni. In ambito medico, sanificazione risulta essere sinonimo di pulizia ovvero ‘rimozione meccanica dello sporco da superfici e oggetti che si ottiene mediante l’uso di detergenti’. La sanitizzazione è invece la procedura messa in atto per ridurre la carica microbica su oggetti e superfici sino a un “livello di sicurezza” e si ottiene mediante l’uso prevalente di disinfettanti che godono di questa proprietà, ma non sono registrati a livello ministeriale come PMC (Presidi Medico Chirurgici). Sempre in ambito medico la sanitizzazione equivale per certi aspetti (tranne per il procedimento termico) alla sterilizzazione, ovvero al ‘processo termico, chimico o meccanico che ha lo scopo di distruggere ogni forma di vita microbica in una sostanza o in un corpo qualsiasi'”. FINE SECONDA PARTE