La Questione dell’Igiene e della Sicurezza Alimentare: perché le Lampade ad elettrocuzione (a scarica elettrica) per insetti volanti non sono ritenute idonee per gli Ambienti Alimentari?
Quando si tratta di igiene e sicurezza alimentare, ogni dettaglio è fondamentale. Uno di questi dettagli, spesso trascurato, è l’uso delle trappole a luce UV-A (c.d. lampade) negli ambienti in cui si trattano alimenti. In questo articolo di Plog vorremmo soffermare l’attenzione sulle trappole a luce UV-A (c.d. lampade), che sopprimono gli insetti volanti tramite una scarica elettrica e che potrebbero rappresentare un rischio significativo per la sicurezza alimentare. Ma perché? Andiamo a scoprirlo insieme.
Perché le Lampade ad elettrocuzione rappresentano un Problema per la sicurezza alimentare?
Proviamo ad immaginare una trappola luminosa che attira un insetto e poi lo fulmina. Sembrerebbe una soluzione efficace, vero? Tuttavia, il problema risiede nei frammenti degli insetti che vengono potenzialmente liberati nell’ambiente. Questi minuscoli pezzi di artropode possono contaminare il cibo e compromettere seriamente la sicurezza alimentare. Proprio per questo motivo, le trappole UV-A ad elettrocuzione non possono essere utilizzate in ambienti dove si trattano alimenti.
Chiariti i termini del problema, la domanda che dobbiamo porci è se esiste una regolamentazione legislativa che imponga la sostituzione ove presenti e il divieto d’uso in applicazioni ex novo di queste lampade di vecchia generazione (che ‘friggono’) con equivalenti modelli a piastra collante?
Un cliente potrebbe chiedersi se esista una normativa specifica che imponga la sostituzione delle vecchie trappole ad elettrocuzione con quelle a piastra collante.
Vediamo di fare chiarezza:
Le Normative di Riferimento
La normativa italiana ed europea è chiara e intransigente riguardo alla sicurezza alimentare. Ecco le principali leggi e regolamenti che regolano la produzione, la conservazione e la somministrazione dei prodotti alimentari in Italia ed in Europa:
- Legge 283/62 sulla disciplina igienica della produzione e della vendita di sostanze alimentari e bevande.
- DPR 327/80* regolamento di esecuzione della legge 283/62 che disciplina la produzione e la vendita delle sostanze alimentari e delle bevande stabilisce le norme igieniche, le autorizzazioni, le ispezioni, le sanzioni e le deroghe per le attività alimentari.
- Regolamento CE 178/2002* sulla Tracciabilità dei prodotti alimentari che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare.
- Regolamento CE 852/2004* sull’Igiene per la produzione degli alimenti che fissa i requisiti generali in materia d’igiene che devono rispettare le imprese alimentari in ogni fase della catena alimentare.
- Regolamento CE 853/2004*sull’Igiene per la produzione di alimenti di origine animale.
Queste normative richiedono che tutte le attività imprenditoriali che trattano alimenti implementino un piano di controllo per l'igiene basato sul sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points).
1. Chiarimento Terminologico: quelle che comunemente chiamiamo lampade sono in realtà trappole luminose UV-A. La “lampada” è solo la componente luminosa della trappola, il tubo attinico anch’esso spesso impropriamente chiamato “neon”, impropriamente perché il neon è un gas e nei tubi attinici a luce UV-A non è presente traccia di questa componente. Parimenti, le trappole che uccidono gli insetti tramite scarica elettrica, ovvero quelle a griglia elettrificata, sono chiamate trappole a griglia ad elettrocuzione.
2. Legislazione Vigente: con riferimento all’oggetto del presente articolo, va sottolineato che non esiste una normativa che vieta esplicitamente l’uso delle trappole ad elettrocuzione. Tuttavia, il Regolamento CE 852/2004 assegna alle imprese alimentari la responsabilità totale sulla sicurezza del prodotto finale. Questo regolamento, insieme all’HACCP, sottolinea l’importanza di analizzare i pericoli e identificare i punti critici di controllo nel processo produttivo.
3. Rischio di Contaminazione: le trappole a griglia ad elettrocuzione non sono pertanto più considerate conformi alle norme sulla sicurezza alimentare poiché la scarica elettrica che uccide l’insetto volante, spesso lo frammenta con conseguente pericoloso spargimento incontrollato di questi pezzi di artropodi nell’ambiente con conseguente rischio di contaminazione di materie prime, prodotti semilavorati o finiti e degli imballaggi alimentari.
4. Il Principio di Precauzione: Il Regolamento CE 178/2002 introduce il principio di precauzione, che impone l’eliminazione dei rischi potenziali a prescindere che possano essere gestiti e controllati. Questo principio è fondamentale per la sicurezza alimentare e nel caso delle trappole ad elettrocuzione, l’applicazione di questa prescrizione implica il loro divieto in ambienti alimentari. È necessario considerare tutti gli aspetti della catena di produzione alimentare come un unico processo, dalla produzione primaria fino alla vendita o somministrazione di alimenti al consumatore, poiché ciascuna fase della catena presenta un potenziale impatto sulla sicurezza alimentare. Con l’emanazione di questo regolamento, si rafforza inoltre il concetto di valutazione del rischio, che nel nostro caso corrisponde alla possibilità che una parte di un insetto contamini una sostanza alimentare.
Conclusione: Un Cambiamento Necessario
Alla luce delle normative e del principio di precauzione, l’uso delle trappole ad elettrocuzione negli ambienti alimentari è vietato. Il sistema HACCP, basato su sette principi fondamentali, richiede l’identificazione e l’eliminazione dei rischi per garantire la sicurezza alimentare. Per questo motivo, le trappole a griglia ad elettrocuzione devono essere sostituite con trappole a piastra collante, che trattengono gli insetti senza rischi di contaminazione.
In conclusione, la sicurezza alimentare non è solo una questione di igiene ma anche di attenzione ai dettagli. Cambiare le trappole ad elettrocuzione con quelle a piastra collante non è solo una questione normativa, ma un passo fondamentale per garantire la qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari che arrivano sulle nostre tavole e che vengono somministrati nelle attività preposte.
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