IFS PEST CONTROL GUIDELINE 2022 E SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE – seconda parte

Mag 21, 2023 | Leggi, norme e standard

Con il secondo articolo sulla revisione 2 IFS PEST CONTROL GUIDELINE 2022, ci immergiamo nell’analisi dei contenuti delle linee guida. La prima sessione del documento è intitolata INTRODUZIONE e cerchiamo di analizzarla stralciando alcune parti testuali e apportando il contributo dei nostri commenti. Iniziamo affermando che dopo tanti anni di regime chimico finalmente anche grazie a questo documento nel settore del Pest Management iniziano ad affermarsi i valori della sostenibilità e della responsabilità, ciò che l’Amsterdam Project (chi lo ricorda?) chiamava “stewardship”. Ecco a seguire lo stralcio introduttivo del documento che sottolinea questi concetti: “… Ci sono stati cambiamenti e interruzioni significative nell’economia nell’ultimo decennio, insieme al rapido progresso della digitalizzazione in molte aree e i governi e la società si aspettano che le aziende agiscano in modo sostenibile e responsabile, esempio lampante è il “Green Deal” dell’Unione europea che ha implicazioni significative per l’intera industria alimentare. …”, Green Deal che come sappiamo ha lo scopo di trasformare la nostra economia e al nostra società, quindi Plog su questo punto strategico annuisce positivamente aggiungendo “bene, anzi molto bene”, anche se si poteva fare prima. Noi di Plog predichiamo di porre un accento di sostenibilità alle attività del Pest Management da diversi anni, ma come recita il famoso proverbio,  “meglio tardi che mai!” e per aiutare i lettori aglosassoni replichiamo nella loro lingua: “better late than never!”

Proseguiamo con l’analisi di questa parte introduttiva: “Sempre di più, le aziende devono considerare l’impatto ambientale delle loro azioni e come possono migliorare le loro attività in modo più sostenibile e questo sviluppo coinvolge anche la gestione dei parassiti nell’industria alimentare. Non si tratta solo di garantire i necessari controlli ma anche di ridurre l’impatto ambientale associato. Esploriamo tecniche innovative, più sostenibili e sicure in questa linea guida e il ruolo che gli strumenti digitali svolgono in questo contesto con entrambi gli aspetti sono essenziali per un approccio integrato mirato alla gestione dei parassiti. …” Condivisibile anche questo passaggio, ma probabilmente sarebbe stato opportuno sottolineare che alla garanzia dei necessari controlli, alla riduzione dell’impatto ambientale associato, all’uso di strumenti digitali ed infine al richiamo all’approccio integrato, si rendono necessarie due caratteristiche: 1) quella della sostenibilità economica correlata agli strumenti innovati; 2) quella dell’efficacia, perché non dobbiamo dimenticare che l’obiettivo ultimo del controllo dei parassiti è quello di eradicarli in alcuni contesti e/o di controllarli in taluni altri.

La terza considerazione che abbiamo estrapolato è una delle più significative, eccola: “La linea guida IFS Pest Control sono concentrate principalmente sui roditori che causano in media il maggior danno nei siti certificati IFS. Tuttavia, le aziende possono anche applicare i principi della gestione integrata dei parassiti (IPM) ad altri parassiti….” Finalmente in un documento di valore, come deve essere considerato questo delle linee guida IFS, dopo la norma UNI-EN 16636/15, torna alla ribalta il concetto dell’IPM, anche se il nostro pensiero critico (mi auguro sia colpa in parte anche della traduzione) è rivolto alla sintassi ed in particolare ci lascia perplessi il ricorso all’uso del verbo “possono” e della successiva particella aggiuntiva di congiunzione “anche”, e qui mi chiedo: perché “possono anche”? Secondo l’opinione di Plog, si doveva scrivere una formula con uno spirito IMPERATIVO leggermente più forte come “devono”! Arrivederci amici lettori ai successivi articoli con cui continueremo ad approfondire i contenuti delle linea guida IFS Pest Control.