Prosegue il viaggio di Plog alla scoperta dei contenuti (essenziali) delle linee guida IFS sul pest control. In questa quarta disamina, analizziamo una serie di obiettivi che lo standard IFS si pone a riguardo del Pest Management in ambito alimentare e della correlata e tanto auspicata sostenibilità. Lo standard si prefigge di ridurre al minimo l’uso di pesticidi e sostanze nocive considerando questo aspetto parte essenziale della sostenibilità e invitando a valutare l’avvento di numerosi nuovi strumenti, sottolineando la loro continua evoluzione.
La disponibilità di un’ampia varietà di prodotti sostenibili ritenuti anche efficienti, per i professionisti del Pest Management è migliorata, per cui oggi questi ultimi, come nuove frecce da inserire nei propri archi, hanno maggiori soluzioni rispettose dell’ambiente. Ciò consente una continua riduzione dell’uso di pesticidi (chissà perché li continuano a chiamare così?). Appartengono alla categoria dei nuovi strumenti anche i cosiddetti “aiutanti” digitali che consentono di attuare sistemi di allerta preventiva o sorveglianza 24 ore su 24 (sarebbe opportuno chiamarli strumenti di monitoraggio remoto), che sono in grado di operare incessantemente grazie a schede SIM, 7 giorni su 7, come bait box, trappole e stazioni di monitoraggio utilizzando l’IoT o Internet of Things. l’Internet delle cose, sistemi dotati di una efficienza che migliora sempre di più (a cui suggeriamo di aggiungere anche la caratteristica dell’efficacia, perché se questi strumenti non fanno le cose giuste, dimensione dell’efficacia, oltre a far le cose bene, dimensione dell’efficienza, a cosa potranno servire?).
Si viene quindi informati sul numero crescente di siti certificati IFS che avrebbero deciso di implementare con successo questi strumenti, garantendo una rilevazione delle infestazioni di roditori con molto anticipo e grazie a questo nuovo fattore, le azioni correttive (di rodent control nel caso specifico), potranno essere attivate in modo più rapido ed efficiente e potranno pertanto includere tutti gli strumenti disponibili, compreso l’uso di biocidi (finalmente … con riferimento all’uso del termine corretto e non dei prodotti!). E allora noi di Plog ci domandiamo se sia arrivata l’era delle 3 P, l’era PPM, cioè l’era del Precision Pest Management, che prevede misure mirate, intensive ma brevi che potranno impedire un’ulteriore diffusione e ridurre l’applicazione complessiva di esche e trappole a lungo termine e soprattutto eliminare l’uso indiscriminato soprattutto di sistemi chimici in ambienti o contesti in cui non sia necessario intervenire?